Nuovo Piano Industria 5.0: fino al 45% di credito d’imposta per le imprese che investono in innovazione energetica

Nuovo Piano Industria 5.0: fino al 45% di credito d’imposta per le imprese che investono in innovazione energetica

Il decreto legge favorisce le imprese e le organizzazioni residenti in Italia che investiranno in infrastrutture produttive per progetti di innovazione energetica entro il 2025.

Il Governo italiano ha approvato un nuovo piano per incentivare le imprese a investire in tecnologie e processi che migliorano l’efficienza energetica. Il piano, denominato “Piano Transizione 5.0”, offre un credito d’imposta fino al 45% per gli investimenti in beni strumentali e software che abilitano la transizione digitale e green.

Le agevolazioni sono disponibili per le imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori economici che investono in progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.

Aliquote del Credito d’Imposta:

  • 35% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Aumento del Credito d’Imposta:

La misura del credito d’imposta è aumentata in base alla riduzione dei consumi energetici:

  • 40%, 20% e 10% per una riduzione dei consumi energetici superiore al 6% (o del 10% per i processi);
  • 45%, 25% e 15% per una riduzione dei consumi energetici superiore al 10% (o del 15% per i processi).

Tipologie di Progetti Ammissibili:

  • Beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa 4.0;
  • Investimenti in beni materiali nuovi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Spese per la formazione del personale (fino al 10% degli investimenti totali).

Doppia Certificazione:

  • Per essere ammissibile, il progetto deve essere certificato da un valutatore indipendente ex ante e ex post;
  • Le spese per la certificazione sono ammissibili al credito d’imposta (fino a 10.000 euro per le PMI).

Controlli Successivi:

  • Le imprese devono conservare la documentazione a dimostrazione dell’effettivo sostenimento e della corretta determinazione dei costi agevolabili;
  • La certificazione della documentazione contabile è obbligatoria (esonero per le microimprese).

Decreti Attuativi:

  • Il primo decreto, da emanare entro 30 giorni, definirà: contenuto e modalità di trasmissione delle comunicazioni e delle certificazioni, criteri per la determinazione del risparmio energetico, procedure di concessione e fruizione del credito d’imposta, modalità per garantire il rispetto del limite di spesa, individuazione dei requisiti dei certificatori, eccezioni relative agli investimenti non agevolabili, modalità per garantire che almeno 4 miliardi contribuiscano agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici.
  • Il secondo decreto definirà i requisiti dei formatori per le spese di formazione agevolabili.

Per maggiori informazioni:

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