Obblighi e Vantaggi: Il Quadro del Decreto sull’Internazionalizzazione

Obblighi e Vantaggi: Il Quadro del Decreto sull’Internazionalizzazione

Il decreto legislativo sull’internazionalizzazione, attualmente in fase di discussione parlamentare, ha modificato sostanzialmente le regole per le imprese che riportano le loro attività in patria dopo essere state spostate altrove. Il periodo di obbligo per queste aziende è stato allungato da 5 a 10 anni.

Inoltre, sono state introdotte sanzioni non solo per trasferimenti al di fuori dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, ma anche all’interno di questi territori.

Per incentivare il ritorno delle attività economiche dall’estero, il decreto offre agevolazioni fiscali. Le imprese possono esentare il 50% dei redditi derivanti da tali attività per un periodo di 5 o 10 anni, a seconda delle dimensioni dell’impresa. Questi vantaggi sono soggetti a regole precise, come la separazione contabile delle attività coinvolte.

Se l’azienda decide di spostare di nuovo le attività all’estero durante il periodo agevolato, perde i benefici fiscali e deve pagare le imposte ordinarie più gli interessi. L’intento di questa normativa è sostenere la produzione interna e correggere spostamenti eccessivi delle aziende multinazionali. Il decreto richiede una rigorosa contabilità delle attività di ritorno e prevede il rimborso delle imposte sgravate in caso di violazione delle regole, senza ulteriori sanzioni. Questo approccio sembra voler favorire la conformità piuttosto che punire.

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